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I segreti di Cupi e Blasi
Cronaca
27 Novembre 2007 Fonte:
Corriere dello Sport
Due segreti: i recuperi prodigiosi di Manuele Blasi ed Andrea Cupi
Il momento felice del Napoli, impreziosito dai gol di Zalayeta e dai funambolismi di Lavezzi, nasconde anche due segreti: i recuperi prodigiosi di Manuele Blasi ed Andrea Cupi (nella foto). Entrambi sono rientrati con il Catania offrendo un contributo importante per il ritorno alla vittoria ma anche tanto ottimismo per il futuro. Non a caso, con loro due al meglio della condizione, Reja comincia a sbilanciarsi sulle possibilità del Napoli: «Possiamo disputare un buon campionato e provare a restare nelle zone alte della classifica» , ha detto.
PRIMO SEGRETO - Dietro al recupero di Blasi, rientrato entro le quattro settimane di lavoro previste dal prof. Mariani dopo la distrazione al collaterale del ginocchio sinistro, c'è il lavoro scrupoloso del medico sociale Alfonso De Nicola e del preparatore atletico Luigi Febbrari. Al termine della partita con il Catania, il dottor De Nicola si è avvicinato al centrocampista per fargli i complimenti: « Grande prestazione. Merito della sua tenacia e della sua professionalità. Vorrei ringraziarla per l'impegno che ha profuso dopo l'infortunio » . « No, grazie a voi per l'assistenza che mi avete prestato » , ha replicato l'ex juventino, accomunando il preparatore Febbrari con il quale ha lavorato anche durante il week end della sosta. Blasi per venti giorni ha fatto la spola con il centro fisioterapico di Cerreto Sannita dove opera anche l'altro fisiatra dello staff sanitario del Napoli, Enrico D'Andrea. Si è sottoposto a due sedute al giorno sottoponendosi a lavoro isocinetico e piscina. Il resto è stato completato a Castelvolturno grazie ai prodigi di un nuovo macchinario fatto arrivare nei giorni scorsi da Pierpaolo Marino su segnalazione dello staff sanitario e che è ancora in fase di sperimentazione. Si tratta di una “ pompa diamagnetica”, un apparecchio che rigenera i tessuti lesionati grazie alla creazione di un campo magnetico. E' usato anche dall'Inter. Costa cinquantamila euro. E per De Laurentiis non sarà un problema se dovesse essere ritenuto indispensabile per la cura dei calciatori infortunati. Il presidente ed il direttore generale tengono molto al settore sanitario, come testimonia il recente acquisto della “tecarterapia”, un'altra attrezzatura dal costo di trentamila euro. SECONDO SEGRETO - Cupi, invece, fermatosi prima per un affaticamento muscolare dopo le due partite in cinque giorni (Juve e Fiorentina) e poi per una contusione al collo piede destro, ha lavorato su un campetto di sabbia adiacente i campi da golf di Castelvolturno. Non solo, ogni mercoledì mattina si sottopone ad un allenamento differenziato per tonificare la sua muscolatura dopo l'intervento all'addome a cui si sottopose un anno fa presso la clinica del prof. Maertens. Non c'è giorno in cui Marino non si informi delle sue condizioni fisiche. Cupi è stata la scommessa più grande del direttore generale. Fu lui a convincerlo a non abbandonare il calcio giocato. Ma è soprattutto il feeling stabilitosi tra la società, il tecnico e lo staff sanitario a creare le condizioni ideali perché un calciatore infortunato possa recuperare senza l'ansia del rientro o assilli di altra natura. Ecco perché Blasi e Cupi sono tornati prima del previsto e più pimpanti di prima: nessuno gli aveva messo fretta. (rino cesarano)
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